
Il periodo degli acquisti natalizi è il trampolino di lancio del piano per dire addio ai contanti
Il Cashback di Natale è l’iniziativa promossa dal Governo per incentivare i pagamenti digitali iniziando proprio dagli acquisti nel periodo natalizio, ed è partita l’8 dicembre (come abbiamo anticipato qui). Grazie al cashback, a fronte di pagamenti tramite carta o app nei negozi fisici, è possibile ricevere un rimborso pari al 10% degli acquisti effettuati fino a un massimo di 150 euro.
SOStariffe.it ha analizzato le varie possibilità per determinare quale potrebbe essere la modalità di pagamento più conveniente da scegliere per partecipare al cashback, considerando i costi principali legati alla carta e la tipologia della stessa, la possibilità di usarla tramite smartphone senza doverla portare dietro e l’home e mobile banking, per gestire la carta unicamente dallo smartphone.
Infatti ci sono vari tipi di carte: quelle conto Iban, che hanno funzionalità simili a quelle di un conto corrente, e consentono di effettuare e ricevere bonifici, accreditare lo stipendio o la pensione e domiciliare le utenze domestiche. Il canone mensile in questo caso è di 3,71 euro, l’attivazione costa 0,91 centesimi e il prelievo ha un costo che va dai 40 centesimi per l’ATM della banca ai 60 centesimi per i prelievi all’estero in zona Ue, e 1,86 euro fuori dall’Ue. Al mese sono inclusi 5,5 prelievi gratuiti e non ci sono commissioni Pos. Il massimale del prelievo è di 442 euro e il plafond raggiunge il livello più alto di tutti, 26.500 euro.
Esistono poi le carte di debito, di credito e le prepagate. Per quanto riguarda quest’ultima, che è forse la versione più apprezzata per fare acquisti online, hanno un plafond di 11.588 euro e il massimale del prelievo è di 569 euro, possono essere attivate da tutti compresi minorenni e chi non dispone di conto corrente. Un altro dei vantaggi è che il canone mensile è molto basso, circa 40 centesimi, mentre per l’attivazione sono richiesti circa cinque euro. Un grosso svantaggio deriva dalla presenza di commissioni che potrebbero essere in generale più alte della media.
Le carte di debito, al contrario, hanno costi di gestione molto bassi, ma devono essere collegate ad un conto corrente quindi son meno flessibili. Il costo medio del canone e di attivazione è di 1,76 euro. Ci sono spese sui prelievi e hanno un plafond in media di 5.679 e un massimale di prelievo di 1.368 euro.
Le carte di credito si dividono in a rate o a saldo: le prime permettono di dilazionare le spese ma generalmente hanno tassi di interesse elevati, così come le commissioni più alte della medai; le carte a saldo possono essere personalizzate ma hanno un canone mensile più alto. Per quanto riguarda i massimali, le prime arrivano a 450 euro con plafond di 2.687 euro, le seconde permettono un prelievo massimo di 637 euro con un plafond di 4.56 euro.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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