
È successo al registratore di cassa di un distributore di benzina a Nervesa, nel Trevigiano
I furbetti del cashback hanno iniziato a farsi sentire. A Nervesa, provincia di Treviso, in poco più di un’ora il registratore di cassa di un distributore di benzina ha emesso ben 148 scontrini per un totale di 50 euro di spesa: transazioni da 20, 30, 70 centesimi per accumulare quante più operazioni bancarie possibili. «Quando sono arrivato non credevo ai miei occhi – ha commentato il gestore – mi sono trovato con il registratore di cassa senza carta e quasi 150 scontrini, inclusi tra le 20:15 e le 21:45 di venerdì sera. All’inizio ho pensato a qualche malfunzionamento, poi guardando meglio ho visto che le transazioni erano tutte di pochi centesimi».
Dai filmati delle telecamere di sorveglianza si vede che a effettuare quei micropagamenti è stata la stessa persona: il numero di targa è ben visibile benché la persona risulti irriconoscibile. Il bonus cashback incentiva l’uso delle carte di credito o bancomat per ricevere un rimborso in denaro per acquisti effettuati a titolo privato sul territorio nazionale: per accedere al rimborso bisogna effettuare 50 operazioni in un semestre e non è fissato un importo minimo di spesa.
Quello accaduto al benzinaio non è un caso isolato: nella stessa giornata si sono registrati episodi molto simili in tutta Italia, che fanno pensare a una gara coordinata tra coloro che hanno scaricato l’app per essere primi in classifica, e concorrere così al super cashback, il premio aggiuntivo di 1.500 euro.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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