
In totale da inizio 2020 sono stati persi 34,6 miliardi di euro, il 36,2% rispetto al periodo per-Covid. Serve una graduale riapertura per evitare un crollo totale del settore
Continua ad essere profondo rosso per la ristorazione italiana. Tra ottobre e dicembre 2020 il settore ha perso altri 11 miliardi a causa delle misure restrittive messe in campo per arginare il Covid. A dirlo è l’ufficio studi di Fipe-Confcommercio, secondo cui nell’ultimo quarto dell’anno appena trascorso la ristorazione registra un -44,3% di fatturato rispetto allo stesso periodo del 2019.
Complessivamente, dall’inizio della pandemia, il comparto della ristorazione ha perso 34,6 miliardi di euro, il 36,2% rispetto al periodo pre Covid.
«Siamo davanti a un abisso apparentemente senza fine – commenta in una nota la Federazione italiana dei Pubblici esercizi. – Con la fine di marzo si chiuderà, con ogni probabilità il quinto trimestre consecutivo con segno negativo per un settore che rappresenta, più di ogni altro, l’italianità. Un settore che, oltre a dare lavoro direttamente a 1,3 milioni di persone, rappresenta il terminale essenziale della filiera agroalimentare. Numeri che richiedono almeno una graduale riapertura per evitare che l’intero settore vada in default».
di: Maria Lucia PANUCCI
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