
I consumatori sono sempre più attenti alla provenienza del cibo e alle scelte di acquisto
Secondo l’indagine condotta da Ibm con Morning Consult negli Usa e in Europa, intitolata Ibm Food Sustainability Study, gli italiani sono sempre più attenti ai cibi che comprano e che consumano: spinti anche dalla pandemia, hanno riscoperto una vera e propria educazione alimentare, che ha comportato la nascita di nuovi bisogni e nuove esigenze, riversate anche sui brand e i retailer, a cui sono chieste maggiori chiarezza e trasparenza dei processi.
Dall’indagine è emerso che gli italiani danno priorità alla provenienza locale, per il 58%, e ai cibi sani, per il 45%. La metà degli intervistati, con la generazione Z in testa, è più propensa ad occuparsi del problema della sostenibilità. Il 75% degli intervistati ha espresso preoccupazione per lo spreco alimentare e il 92% si dice disponibile ad acquistare alimenti presso supermercati che hanno all’attivo iniziative e progetti su questo fronte.
Tuttavia comprare cibi di provenienza responsabile significa anche avere più disponibilità economiche: i prezzi alti sono il più grave ostacolo alla sostenibilità, il 42% degli intervistati lo considera un gap, mentre il 35% rileva come un problema la scarsità di informazioni relative alla provenienza del cibo.
Per quanto riguarda il rapporto con le nuove tecnologie, il 92% ritiene preziosa la blockchain e la tracciabilità degli alimenti, che fornisce informazioni certificate su provenienza, freschezza e lavorazione.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
Ti potrebbe interessare anche: