
Basata su risorse come oceani, mari, laghi e fiumi, la Blue economy coinvolge 200 mila aziende
Si chiama economia blu ed è legata all’acqua in tutte le sue forme: oceani, mari, laghi e fiumi. La Blue economy è una realtà che coinvolge 200 mila aziende e crea un valore aggiunto di circa 47 miliardi, secondo i dati di Unioncamere, con un milione di occupati e un effetto moltiplicativo sull’economia di 1,9.
È un settore in forte crescita, che ha avuto un incremento dell’11,6% nel 2020 rispetto all’anno precedente. Le competenze richieste sono per l’81% legate al green e alla sostenibilità: quattro imprese su 10 si occupano di servizi di alloggio e ristorazione, il 16,8% opera nella filiera ittica, il 15,2% nel settore delle attività sportive e ricreative, il 13,6% nella cantieristica, il 5,9% nella movimentazione merci e passeggeri via mare, il 3,8% nelle attività di ricerca e tutela ambiente, mentre lo 0,2% nell’industria delle estrazioni marine.
L’esperienza pregressa conta, per entrare in questo ramo economico: 7 assunzioni su 10 sono determinate proprio dalle competenze sviluppate precedente. Le skill centrali sono incentrate su risparmio energetico e sostenibilità ambientale. Inoltre il fabbisogno dei professionisti della Blue economy espresso dalle imprese è rivolto a giovani fino a 29 anni e giovani adulti tra i 30 e i 44 anni.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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