
Il titolo crolla in Borsa fino a segnare -4% sul Ftse Mib
Bper affonda in Borsa riportando -4% sul Ftse Mib. I motivi di questo crollo sono essenzialmente due. Ieri sera è arrivata la mossa a sorpresa di Unipol, azionista di riferimento di Bper, che nella lista di 7 candidati per il prossimo board indica il banchiere ex ceo di BPM e Carige, Piero Luigi Montani, come nuovo candidato alla poltrona di amministratore delegato.
Fuori dai giochi dunque Alessandro Vandelli. Ceo della banca modenese dall’aprile 2014, Vandelli ha guidato il gruppo nella fase di intensa crescita e profonda trasformazione realizzata in questi ultimi anni. Una trasformazione avvenuta a colpi di derisking e operazioni straordinarie, dalla fusione di Unipol Banca all’incorporazione del Banco di Sardegna fino ad arrivare alla recente acquisizione del ramo d’azienda di Ubi che ha portato la banca a raddoppiare di fatto gli attivi, oramai oltre quota 100 miliardi, creando le premesse per generare il terzo maxi-polo alle spalle di Intesa e UniCredit.
A pesare sul crollo in Borsa di Bper ci sono anche le parole del numero uno di Unipol, Carlo Cimbri, sul fronte M&A, che fano seguito al susseguirsi di rumor su negoziati con Giuseppe Castagna per una integrazione Banco-Bper (ne abbiamo parlato qui). Tale operazione è stata definita “affascinante” da Cimbri che però ha aggiunto: «A mio parere un’eventuale fusione con Banco Bpm non è un’ipotesi che la banca può vagliare ora. Ad aprile, se sarà nominato, Montani si insedierà. E avrà bisogno di tempo per conoscere la struttura e decidere. Concretamente, operazioni simili non possono essere fatte al volo. Qui forse ci sono tempi che sono diversi tra le parti in gioco. Bper è in fase di cambiamento e deve fare la sua strada presentandosi pronta di fronte a qualsiasi opportunità. Difficile che questo possa avvenire entro l’anno».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA / FABIO FRUSTACI
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