
Entrambi gli azionisti di Atlantia preferiscono continuare le trattative con il consorzio CDP-Blackstone-Macquarie
Il futuro di Aspi tiene tutti con il fiato sospeso e continua ad essere costellato da colpi di scena. L’utimo riguarda la Fondazione CRT, uno dei soci storici di Atlantia, ed Edizione Holding, la società della famiglia Benetton che controlla il Gruppo. Ebbene, entrambi gli azionisti hanno diffuso un comunicato nel quale hanno annunciato che nell’assemblea prevista lunedì voteranno contro la proroga per mantenere aperta fino al 31 luglio l’opzione di scissione di Aspi, alternativa all’accordo con il consorzio guidato da Cdp.
Insomma per gli azionisti di Atlantia è meglio andare avanti a trattare con la cordata CDP-Blackstone-Macquarie con l’obiettivo però di migliorare i termini economici della proposta presentata. «Edizione – si legge in una nota – ha preso atto dell‘assenza, allo stato attuale, di proposte di potenziali investitori per l’acquisto della partecipazione in ACC riveniente ad Atlantia per effetto di detta scissione, pari, in trasparenza, al 55% di ASPI, e non ritiene utile prolungare l’incertezza derivante dalla proroga di detto termine in attesa di ipotetiche offerte per tale partecipazione, anche alla luce dell’offerta vincolante in via di definizione da parte del consorzio di investitori che fa capo a Cassa Depositi e Prestiti per l’acquisto dell’intera partecipazione di Atlantia in Aspi (pari all’88% del capitale di quest’ultima). Edizione, dunque, ritiene più opportuno coltivare l’unica operazione espressa dal mercato e, nel ribadire la propria fiducia nell’operato del Cda di Atlantia, auspica che l’offerta venga quindi sottoposta al voto dell’Assemblea per la valutazione della stessa da parte di tutti gli azionisti».
Lo stesso tipo di nota è stata diffusa anche da Fondazione CRT.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/ ANGELO CARLONI
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