
La piattaforma Coltivatori di Emozioni, in collaborazione con Borghi più belli d’Italia, mira alla valorizzazione dei territori rurali e dei loro prodotti tipici
Come sostenere il territorio e il lavoro dei piccoli produttori? Già da tempo in rete è possibile adottare mucche, api, alberi da frutto, interi campi, da seguire a distanza in cambio di prodotti alimentari consegnati a domicilio. Ora, grazie a Coltivatori di Emozioni, piattaforma di social farming nata in Puglia nel 2016, è possibile adottare anche un agricoltore.
Sul sito è possibile scegliere quale coltivatore e quale tradizione agricola adottare a distanza. In cambio si riceve una food box con i prodotti provenienti dai produttori sostenuti, un certificato di adozione e gli aggiornamenti sull’azienda agricola scelta. Ogni adozione genera dei buoni lavoro del valore di 10 euro destinati alla filiera produttiva. Allo stesso modo, anche le aziende possono donare ore lavoro destinate alla semina, alla potatura, alla raccolta o ad altri progetti specifici concordati.
«La piattaforma è anche uno strumento a sostegno dell’occupazione per coloro che decidono di tornare alla terra e restituire nuova vita all’Italia dei piccoli borghi storici» – sostiene Paolo Galloso, Ceo e founder di Coltivatori di Emozioni .
Ad oggi la piattaforma è attiva in 15 regioni e sostiene 40 agricoltori. Grazie a una partnership con l’associazione dei Borghi più belli d’Italia, promuove inoltre la valorizzazione dei borghi storici attraverso la riscoperta dei prodotti tipici. L’obiettivo è creare una rete ampia di agricoltori e sostenitori delle tradizioni contadine, per salvaguardare i territori rurali a rischio di abbandono.
di: Alessia MALCAUS
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