
Il voucher è spendibile fino alla fine dell’anno, come previsto al decreto Milleproroghe. In cosa consiste e in quali strutture può essere utilizzato
Il termine ultimo per utilizzare il bonus vacanze è il 31 dicembre 2021. La prima scadenza prevista per l’incentivo era stata dicembre 2020, poi spostata al 30 giugno 2021 e, infine, con il decreto Milleproroghe, è ora fissata alla fine del 2021.
Il bonus, istituito dal decreto Rilancio, può essere utilizzato per il pagamento di servizi offerti in Italia da agriturismi, bed&breakfast e altre imprese turistiche. Per poterne usufruire, il soggiorno deve comprendere almeno un giorno tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021.
La proroga del Milleproroghe, tuttavia, riguarda solo l’utilizzo del voucher ma non i termini per la presentazione della domanda. La richiesta, infatti, risulta scaduta al 30 dicembre 2020, come previsto nel Decreto Rilancio.
A beneficiare del bonus sono stati i nuclei familiari con ISEE non superiore a 40 mila euro nel periodo d’imposta 2020 e 2021 che ne hanno fatto richiesta dal 1° luglio al 31 dicembre 2020. Il voucher, che può essere utilizzato solo una volta, può essere sfruttato da un solo componente del nucleo familiare, anche diverso da chi ha effettuato la richiesta.
L’importo del bonus è calcolato sulla base dei componenti del nucleo familiare: 500 euro per nuclei di tre o più persone, 300 per nuclei di due persone e 150 per nuclei singoli.
Le spese devono essere sostenute presso un’unica struttura turistica e in un’unica soluzione. Vanno documentate con fattura, scontrino, ricevuta fiscale o altro documento commerciale valido che riportino il codice fiscale di chi intende utilizzare il bonus.
L’incentivo è dato dall’80% di sconto per i servizi prestati dall’imprenditore turistico e dal 20% come detrazione di imposta da presentare nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno 2020/2021. Nel caso di corrispettivo dovuto inferiore al bonus, lo sconto e la detrazione sono commisurati al corrispettivo e il residuo non è più utilizzabile.
Per poter usufruire del bonus è però necessario verificare che la struttura turistica scelta per le vacanze aderisca all’iniziativa. Il fornitore del servizio turistico recupera il bonus sotto forma di credito d’imposta, attraverso il modello F24, e può essere ceduto a terzi, ad esempio a intermediari finanziari e istituti di credito. Le strutture che possono aderire e in cui può essere sfruttato il bonus sono: alberghi, resort, motel, aparthotel (hotel & residence), pensioni, hotel attrezzati per ospitare conferenze. Sono inclusi anche villaggi turistici, ostelli della gioventù, rifugi di montagna, affittacamere per brevi soggiorni, case ed appartamenti per vacanze, bed and breakfast, residence, attività di alloggio connesse alle aziende agricole e strutture ricettive che svolgono attività solamente stagionale.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA/IGOR PETYX
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