
In quattro anni previste 2.500/3.000 uscite su un totale di 11 mila dipendenti. L’obiettivo è centralizzare e internalizzare molte attività ritenute strategiche, dismettendone altre
Sky punta a tagliare il 25% dei lavoratori. Con il sistema pay tv sempre più in crisi e l’accanita concorrenza anche delle piattaforme streaming, la società sarà infatti costretta a impostare un nuovo modello operativo.
Sky presenterà il suo piano aziendale di trasformazione ai sindacati ma secondo quanto trapela si prevedono 2.500/3.000 uscite su 11 mila dipendenti diretti e indiretti che fanno capo all’azienda. Le uscite, pari circa al 25% della forza lavoro complessiva, saranno attuate in quattro anni senza il ricorso a licenziamenti. Sono previsti tagli in tutti i comparti
L’obiettivo è centralizzare e internalizzare molte attività ritenute strategiche, dismettendone altre, con una digitalizzazione del business.
La decisione è stata presa in un momento non florido per l’emittente che, dopo aver perso la fetta più importante dei diritti tv della Serie A, deve lavorare per mantenere gli altri diritti, tra cui quelli sulla Serie C e il mondiale di MotoGP o strapparne altri alla concorrenza di Dazn, come la Liga o la Serie B.
Sono previste anche novità sul fronte dei canali. Alcuni di essi, tra cui Fox, Fox Crime, National Geographic e NatGeo Wild verranno spenti del tutto, ma verranno sostituiti da altri a tema: due nuovi canali si occuperanno di documentari, altri si occuperanno di crime e serie tv in generale.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ADNKRONOS
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