Agli azionisti che consegnano le azioni andranno 12,5 euro, a prescindere dal superamento della soglia del 90%. Tempo fino a venerdì per decidere cosa fare
Crédit Agricole Italia rimette mano alla propria offerta sul Creval, stabilendo un corrispettivo di 12,5 euro per azione anche se non sarà raggiunta la soglia di adesione del 90% per l’Opa. Lo comunica l’istituto di credito, sottolineando che con questa modifica il periodo di adesione all’Opa viene automaticamente prorogato al 23 aprile.
Un passo che si è reso necessario dopo l’ennesima seduta nel corso della quale le adesioni alla proposta della banque verte sono salite soltanto del 5%, raggiungendo un 22,2% complessivo (oltre a un ulteriore 5% circa che altri azionisti si sono impegnati a consegnare nelle prossime ore). Un risultato insufficiente per la buona riuscita dell’operazione, malgrado lo sforzo già profuso pochi giorni fa per migliorare la proposta. Di qui la decisione di rivedere ancora le condizioni dell’offerta.
Anche perché cinque azionisti dell’istituto lombardo hanno preso contatti con l’Agricole e si sono dichiarati disponibili ad aderire all’offerta se fosse stato corrisposto il prezzo unitario di 12,5 euro a prescindere dal raggiungimento o meno della soglia del 90%. Ecco allora che l’istituto è stato ancora più incentivato a fare ritocchi.
Nel nuovo scenario che si è così venuto a creare, a consegnare a Cai i rispettivi pacchetti azionari saranno Dgfd (5,3%), Petrus Adviser (3,1%), Alta Global (5,1%), Hosking Partners (4,6%) e Tig Advisor (4,1%).
Ecco che la situazione è cambiata diametralmente e Cai si mostra ora decisamente più ottimista sulla possibilità di riuscire a raggiungere e superare la fatidica soglia del 90%.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: EPA/ARMANDO BABANI
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