
Il risultato: 224 sì e 16 no. Draghi: “saremo responsabili del successo o della perdita di questa scommessa
Il premier Mario Draghi ha ottenuto il sì definitivo del Senato al testo sul Recovery, dopo il parere favorevole espresso nel pomeriggio dalla Camera (ne abbiamo parlato qui). I sì sono stati 224, 16 i no e 21 gli astenuti.
Nella sua replica, Draghi ha ribadito l’importanza della collaborazione tra potere legislativo ed esecutivo e il ruolo chiave del Parlamento. «L’inerzia istituzionale è il nemico, si è radicata anche per la stratificazione di norme che ha accompagnato gli ultimi 30 anni. Quindi queste riforme ci aiuteranno a superarle, per questo sono così importanti».
Draghi ha anche assicurato anche che il Sud non è stato discriminato e riceverà il 40% delle risorse del Pnrr e del fondo complementare. «Le risorse saranno sempre poche se uno non le usa. C’è una storica inerzia che bisogna superare nella fase di progettazione. Bisogna impegnarsi collettivamente. Il Governo ha previsto la creazione di gruppi di lavoro che possono essere utili se graditi».
Il Recovery plan nasce da una scommessa collettiva in Europa sulla capacità di spendere, ha concluso il premier Draghi: «ma soprattutto spendere bene il denaro e l’Italia è in prima fila. Saremo responsabili del successo o della perdita di questa scommessa».
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA/ANGELO CARCONI
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