
Ricavi a quasi due miliardi, leggermente meno del consenso, ma in crescita vertiginosa dagli 8 milioni del 2020. Il gruppo pensa di mettere in campo investimenti che possano portare a tre miliardi di dosi entro il 2022
Primo trimestre della storia in utile per Moderna che sfrutta il boom delle vendite di vaccino anti-Covid. Il gruppo, guidato dal ceo Stéphane Bancel, ha messo a segno ricavi pari a 1,9 miliardi di dollari, 1,7 dei quali arrivano soltanto dalla vendita di sieri formulati per combattere la pandemia. Un valore nemmeno confrontabile col corrispondente periodo del 2020, quando il fatturato era stato di appena 8 milioni.
Il fatturato, nonostante la crescita enorme, ha comunque mancato la stima di 2,06 miliardi di dollari elaborata dagli analisti FactSet. Non si può dire lo stesso degli utili: nel complesso l’ultima voce del conto economico trimestrale mostra un valore di 1,22 miliardi, contro la perdita da 124 milioni dello scorso anno. Si tratta di un guadagno di 2,84 dollari per azione. Numeri da record, che si spiegano col fatto che, a differenza di competitor del calibro di Johnson & Johnson e Pfizer, la startup made in Usa ha concentrato la maggior parte dei suoi sforzi d’investimento proprio sul siero anti-Covid.
Per quanto riguarda il futuro l’azienda biotech punta ad allargare la distribuzione del suo farmaco anti-Covid sopra gli 800 milioni di dosi entro l’anno, con l’obiettivo di “avvicinarsi il più possibile al miliardo“, ha precisato Bancel. In seguito, il gruppo pensa di mettere in campo investimenti che possano portare a tre miliardi di dosi entro il 2022. L’azienda sta inoltre implementando altri tre sieri basati sulla tecnologia mRna: uno contro il virus respiratorio sinciziale, uno per il citomegalovirus e uno contro la rara acidemia propionica.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: EPA/CJ GUNTHER
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