
15,4 miliardi per ristori a fondo perduto. Per gli stagionali 1.600 euro. In arrivo 100 milioni per Alitalia. Anche la sanità privata potrà somministrare i vaccini
E’ di 77 articoli il testo del decreto Sostegni bis appena approvato dal Consiglio dei ministri. Il provvedimento contiene i ristori a fondo perduto, misure per la liquidità, un pacchetto per il lavoro, il rifinanziamento del Rem, fino ad uno stanziamento ad hoc di 100 milioni per le attività chiuse e fondi a favore di agriturismi e aziende vitivinicole. Sono previsti anche stanziamenti a favore della sanità e della lotta al Covid.
I fondi di ristori a fondo perduto previsti dal decreto ammontano complessivamente a 15,4 miliardi. In dettaglio per i ristori automatici identici a quelli del primo dl sostegni sono stanziati 8 miliardi di euro, per quelli (alternativi) che emergono dal confronto del fatturato tra il periodo dal primo aprile 2020 al 31 marzo 2021 e il periodo dal primo aprile 2019 al 31 marzo 2020 sono stanziati 3,4 miliardi, mentre per i cosiddetti ristori “a conguaglio” calcolati sul risultato d’esercizio i fondi ammontano a quattro miliardi di euro.
Raddoppiano le risorse per il turismo: sarebbero 3,340 miliardi i fondi destinati al settore che si aggiungono al miliardo e 700 milioni del Decreto Sostegni. Nello specifico sono previste risorse per la montagna, gli operatori, le città d’arte, gli stagionali, le agevolazioni contributive, il credito d’imposta per canoni locazione e il credito d’imposta bis. Gli aiuti puntano a sostenere le agenzie di viaggio e i tour operator, le guide turistiche e le imprese del settore. Confermato anche l’ampliamento del bonus vacanze, che si potrà usare anche nelle agenzie di viaggio e presso i tour operator. Per il rilancio della attrattività turistica delle città d’arte viene istituito presso il ministero dei Beni culturali un fondo da 50 milioni di euro, sempre nel 2021, che riguarda i territori dove si trovano siti riconosciuti dall’Unesco, patrimonio mondiale dell’umanità.
Ai lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali, dello spettacolo e dello sport sarà riconosciuta un’indennità una tantum di 1.600 euro.
Arrivano per il 2021 altri 1,65 miliardi per il commissario straordinario all’emergenza Covid. Una spesa di 5,8 milioni è autorizzata per istituire, con la vigilanza del ministero della Salute e il coordinamento dell’Iss, una sorveglianza sistematica del Covid e delle sue varianti nelle acque reflue (2,5 mln nel 2021 e 3,3 mln nel 2022).
Si prevedono 100 milioni per Alitalia “al fine scongiurare il rischio di interruzione del servizio di trasporto aereo di linea di passeggeri e garantire la continuità territoriale“. Non compare invece nessun riferimento a Ita. Per la newco era stato indicato lo sblocco di 800 milioni dei tre miliardi già stanziati, ma per l’assegnazione, a quanto si apprende, non servirebbe una norma di legge.
Arrivano una serie di rifinanziamenti di fondi istituiti durante la pandemia a favore di imprese e settori colpiti dalla crisi economica. Nel testo compaiono 200 milioni di euro per il Fondo a sostegno delle grandi imprese nato con il Cura Italia, 100 milioni per il fondo di compensazione a favore del settore aereo e 300 milioni per quello di sostegno al settore aeroportuale. Per sostenere la ripresa del traffico ferroviario è inoltre autorizzata l’ulteriore spesa di 150 milioni per il 2021 a favore di Rfi, anche per ridurre il canone per l’utilizzo dell’infrastruttura ferroviaria. Vengono rifinanziati con un totale di 1,6 miliardi gli strumenti di sostegno all’internazionalizzazione delle imprese.
Arriva uno stop per altri due mesi delle cartelle esattoriali: la macchina della riscossione resterà ferma ancora fino al 30 giugno e ripartirà quindi dal 1 luglio. Resteranno validi, però, gli eventuali provvedimenti adottati o gli adempimenti svolti dall’Agenzia della Riscossione tra il 1 maggio e l’entrata in vigore del decreto. Confermato lo slittamento della plastic tax al 1 gennaio 2022.
Con un fondo istituito presso il ministero dell’Interno arrivano 500 milioni per i Comuni che “hanno peggiorato il disavanzo di amministrazione al 31 dicembre 2019 rispetto all’esercizio precedente“. Il decreto prevede inoltre un contributo da 100 milioni, nel 2021, per il mancato incasso della tassa di soggiorno comunale.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI
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