La disposizione non vale se sono tutti conviventi e il limite resta sia nelle zone gialle che in quelle bianche. Rimane sempre l’obbligo di distanze e mascherine
Oggi riaprono anche i ristoranti al chiuso ma resta il limite dei quattro a tavola, salvo che per i conviventi. A chiarirlo il ministero della Salute, Roberto Speranza, richiamandosi al dpcm dello scorso 2 marzo. Questo limite vale sia per le zone gialle che per quelle bianche.
Inoltre tra un tavolo e l’altro ci dev’essere la distanza di almeno un metro che può salire a due in base allo scenario epidemiologico. Si può scendere sotto il metro se tra i tavoli ci sono barriere fisiche di separazione che non devono però ostacolare il ricambio d’aria.
Ai gestori si raccomanda di mettere a disposizione dei clienti prodotti per l’igienizzazione delle mani e di assicurare il ricambio d’aria negli ambienti chiusi. I menu devono essere plastificati o consultabili online e si chiede di conservare un elenco delle prenotazioni per almeno 15 giorni. La mascherina va tenuta sempre quando non si è seduti al tavolo.
E’ possibile consumare di nuovo il caffè al bancone e torna il servizio a buffet ma i clienti non possono toccare il cibo: deve essere il personale a somministrare i piatti. Il self-service è consentito solo nel caso di prodotti monodose. E’ necessario inoltre distribuire i cibi senza provocare assembramenti e tenendo la distanza di almeno un metro tra le persone.
di: Maria Lucia PANUCCI
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