
Nel 2020 il calo è stato del 18% rispetto al 2019, più alto rispetto agli altri competitor. Il noto marchio del lusso non prevede acquisizioni o fusioni
Chanel prevede una forte ripresa della sua attività nel 2021. Secondo quanto riportato dal Financial Times, Philippe Blondiaux, direttore finanziario del famoso marchio di lusso, prevede una crescita del fatturato quest’anno di circa il 35% rispetto al 2020, anno che ha visto un calo del 18% rispetto al 2019. Nel complesso questo implicherebbe una crescita del 10-11% rispetto al fatturato 2019, grazie a una ripresa a partire dal quarto trimestre del 2020, che ha ulteriormente accelerato nella prima parte del 2021. «Al momento in cui stiamo parlando, si registra una crescita delle vendite a due cifre dall’inizio dell’anno rispetto al 2019 e non vediamo alcun motivo per cui questa tendenza possa cambiare», ha detto Philippe Blondiaux all’agenzia Reuters. Cina e Stati Uniti sono i principali motori di questa ripresa che, secondo il CFO, è destinata a durare.
Il calo nell’anno della pandemia è stato superiore a quello osservato rispetto ad altri competitor. Il fatturato del numero mondiale del lusso LVMH è infatti diminuito del 16% nel 2020, mentre quello di Hermès è sceso solo del 6%.
Nel 2020 Chanel ha investito la considerevole somma di 1,36 miliardi di dollari per sostenere le sue attività. La forte ripresa osservata dallo scorso autunno si è diffusa dalla moda alla gioielleria, compresi i prodotti per la cura della pelle. Ma il fatturato della sua importante attività di profumeria e make up, che dipende fortemente dalle vendite di prodotti nei duty free shop, è rimasto stabile rispetto al 2019.
Nonostante sia stata obbligata a chiudere i suoi negozi per limitare la diffusione del Coronavirus, Chanel ha proseguito nell’adottare la propria strategia di lunga data consistente nel non vendere articoli di moda, orologi e gioielli online. Il marchio francese ha comunicato però che le vendite online di quelle categorie di prodotti sono aumentate del 113% nel 2020 e del 57% da inizio anno. Segno evidente che l’e-commerce ha avuto il suo peso consistente durante la pandemia.
Il Covid ha messo in luce il divario tra i marchi del lusso più forti e quelli più fragili e questo potrebbe portare ad acquisizioni/fusioni per consolidare il settore. Ma Chanel ha già fatto sapere che non intende parteciparvi.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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