
Il 58% dei manager internazionali ha espresso interesse verso il Paese, un dato che registra un aumento dell’11% rispetto allo scorso 2020
Oltre la metà dei manager internazionali investirà in Italia nel 2021. E’ quanto emerge dal sondaggio annuale di Ernst & Young (Ey), l’Ey Infrastructure Barometer, indetto tra gli attori internazionali del ramo, per valutare gli investimenti in infrastrutture nel nostro Paese. Ebbene, dal sondaggio è emerso che il 58% degli intervistati ha espresso interesse, ben l’11% in più rispetto allo scorso 2020.
I flussi di investimento e di finanziamenti concessi in energia e trasporti, seppur in leggero calo rispetto al 2020, restano i più rilevanti. Sono però cresciuti gli investimenti verso i media, la comunicazione e la tecnologia del 2% e verso le infrastrutture sociali, del 6%, a causa dei cambiamenti innescati dalla pandemia.
La voglia di investire in Italia è legata a fattori chiave come l’economia allargata dell’Eurozona e la concorrenza limitata rispetto ad altri Paesi europei (31%). Un’ulteriore ragione attrattiva per gli investimenti è la buona reputazione in termini di qualità del comparto italiano delle infrastrutture. La percezione è addirittura migliorata rispetto al 2020, con i trasporti che superano la media europea. Restano però preoccupazioni relative al segmento Tmt, a causa del sottosviluppo della fibra e del data center, che comunque catalizzano investimenti privati, con un incremento del 2% solo nell’ultimo anno.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: EPA/HAYOUNG JEON
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