
Arriva la conferma del Pentagono, oltre 100 i morti e 160 i feriti. Uccisi anche 13 soldati Usa
Lo si temeva ed è successo. Ieri, all’aeroporto di Kabul, un attentatore si è fatto esplodere fuori dal Baron Hotel, che in questi giorni è diventata la base di giornalisti e truppe del Regno Unito. Quindi un altro kamikaze, o un’autobomba secondo altre fonti, più vicino al gate, in prossimità di un canale fognario diventato la terrificante sala d’attesa di migliaia di disperati. Secondo il Wall Street Journal sono oltre 100 i morti e 160 feriti. Hanno perso la vita 13 soldati Usa. Poco dopo è seguita una seconda esplosione, un’autobomba.
Il capo del comando centrale statunitense, Kenneth McKenzie, ha affermato che Washington è pronta alla rappresaglia contro gli autori dell’attacco, nel quale ha detto di non ravvisare una complicità dei Talebani. L’Isis ha rivendicato gli attacchi in serata.
Nessun italiano è stato coinvolto nell’attentato poiché le esplosioni sono avvenute in un’area distante da dove stanno operando i nostri militari con il personale dell’ambasciata rimasto sul campo. Ma nel pomeriggio di ieri un C-130 italiano è decollato tra gli spari: a bordo dell’aereo c’erano 98 civili afghani e alcuni giornalisti italiani. Secondo fonti dell’intelligence non si è trattato di un attacco all’aereo italiano: un pick up afghano equipaggiato con mitragliatrici e situato lontano dalla pista ha sparato alcuni colpi in aria per disperdere la folla che stava passando verso il gate. La pilota del C130 ha effettuato un decollo tattico per sottrarsi alla minaccia eventuale.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
Ti potrebbe interessare anche: