
Focus oggi sull’indice Ifo tedesco con le elezioni alle porte
Avvio leggermente al ribasso oggi per le Borse europee alla fine di una settimana turbolenta per i mercati, sia per il caso Evergrande (leggi qui) sia per il responso della Fed (guarda qui). Nei primi minuti di contrattazione si segnala -0,39% per il Dax, -0,58% per il Cac40, -0,25% per il Ftse100.
Partenza in calo anche per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib scivola dello 0,4% appena sotto la soglia dei 26.000 punti a 25.965 punti. Tra i titoli del paniere principale, male il comparto utility, con Terna e Snam che cedono intorno al 2%. Bene invece il comparto bancario, che svetta con Bper in testa (+2%), dopo aver lanciato un percorso che punta al ricambio generazionale e professionale, accanto a una riduzione della forza lavoro. Seguono Mediobanca e Generali, entrambe in rialzo di circa lo 0,8%.
Mostrano un andamento cauto anche i future di Wall Street (Dow Jones -0,03%, S&P -0,06% e Nasdaq -0,19%). Gli sviluppi sul caso Evergrande stanno continuando a provocare incertezza anche in Asia che è mista stamani (Tokyo riapre dopo lo stop per festività di ieri con un rialzo del 2,07%, Hong Kong -0,01%, Shanghai -0,33%).
Nel valutario, l’euro/dollaro tratta invariato a 1,174, il dollaro/yen a 110,46, +0,14% e il cross tra sterlina e dollaro è a 1,372, stabile. Il Bitcoin segna un ribasso dell’1,51% a 44.130 dollari. Il petrolio Wti avanza dello 0,25% a 73,48 dollari al barile, al top dall’inizio dello scorso agosto, e il Brent fa +0,39% a 77,55 dollari al barile, sui massimi da tre anni sulla scia dell’aumento della domanda. L’oro sale dello 0,15%, a 1.752 dollari l’oncia.
L’agenda macro di oggi è piuttosto scarna di appuntamenti. Nel corso della mattina l’unico dato di rilievo in programma è l’indice IFO di fiducia degli imprenditori tedeschi, atteso in lieve rallentamento a settembre. Nel pomeriggio dagli Stati Uniti giungeranno le vendite di case nuove.
di: Maria Lucia PANUCCI
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