
Finisce sotto indagine il subfornitore delle parti risultate difettose per cui Leonardo risulta parte lesa e pertanto non si assumerà potenziali oneri
Occhi puntati su Leonardo. Secondo le agenzie internazionali sarebbe il gruppo aerospaziale italiano il fornitore che ha segnalato a Boeing la fabbricazione non corretta di alcune componenti in titanio dei 787. In particolare le parti difettose prodotte per il veivolo fanno riferimento al subfornitore Manufacturing Processes Specification con sede in Italia.
Ed il gruppo guidato da Alessandro Profumo ha già messo le mani avanti, specificando in una nota che il subfornitore “è sotto indagine da parte della magistratura per cui Leonardo risulta parte lesa e pertanto non si assumerà potenziali oneri al riguardo“. Inoltre ha tenuto a sottolineare che questo non è più fornitore di Leonardo.
I difetti riguarderebbero i 787 costruiti negli ultimi tre anni, scrive il Wall Street Journal, precisando che Boeing non ha indicato nello specifico le parti interessate dai problemi. La società ha precisato che i difetti di fabbricazione non impattano sulla sicurezza dei voli. «Gli aeromobili non consegnati saranno modificati secondo necessità», ha spiegato, aggiungendo che qualsiasi azione della flotta sarà determinata attraverso il suo normale processo di revisione e confermata con la Federal Aviation Administration degli Stati Uniti.
Le quotazioni di Leonardo per questa notizia sono arrivate a perdere anche il 7% in Borsa.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/LUCA ZENNARO
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