
Il settore manifatturiero italiano ha osservato ad ottobre un altro mese di rapida crescita, il maggiore da giugno e il terzo più alto mai registrato
Rallenta la crescita economica dell’Eurozona. L’indice PMI manifatturiero, secondo l’ultimo report di Markit, è in calo a 58,3 punti dai 58,6 precedenti e risulta inferiore ai 58,5 della stima flash. L’indicatore dello stato di salute del settore manifatturiero si conferma comunque al di sopra della soglia dei 50 punti che fa da spartiacque fra recessione ed espansione.
Il dato è ai minimi in 8 mesi e la colpa è da imputare alla carenza di materie prime. «I produttori della zona euro hanno segnalato un peggioramento della situazione della catena di fornitura nel mese di ottobre che ha frenato bruscamente la crescita della produzione durante il mese – ha commentato Chris Williamson, Chief Business Economist presso IHS Markit. – I tempi medi di consegna delle materie prime si sono allungati ad un tasso superato solo due volte in quasi un quarto di secolo di dati dell’indagine, visto che le aziende hanno riferito che la domanda, ancora una volta, ha superato l’offerta per un’ampia varietà di fattori produttivi e componenti. I problemi di produzione presso i fornitori sono stati riportati insieme a una lista crescente di problemi logistici. Questi includono una mancanza di container e capacità di trasporto inadeguate, la congestione dei porti, la carenza di camionisti e ritardi più ampi nei trasporti legati principalmente alla pandemia».
Il settore manifatturiero italiano ha osservato ad ottobre un altro mese di rapida crescita. Nel dettaglio l’indice destagionalizzato Pmi è aumentato a 61,1 da 59,7 di settembre, segnalando il 16esimo mese consecutivo di miglioramento dello stato di salute del settore. L’ultimo valore è stato inoltre il maggiore da giugno e il terzo più alto mai registrato.
Il PMI della Germania invece è sceso a 57,8 punti rispetto ai 58,2 precedenti e attesi. Il dato della Francia si è attestato a 53,6 punti dai 53,5 precedenti e attesi, mentre la Spagna registra un peggioramento a 57,4 punti dai 58,1 del mese precedente e attesi.
di: Maria Lucia PANUCCI
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