
Dalla Germania alla Grecia tutte le misure adottate
L’Europa nella morsa stringente della quarta ondata torna a chiudere, imponendo un’accelerazione alle restrizioni nel tentativo di non fare passi indietro.
L’Austria è il primo Stato in Europa a introdurre l’obbligo vaccinale per tutti a partire dal primo febbraio 2022 (leggi qui). Inoltre ha esteso il lockdown per i no vax, che da lunedì riguarderà tutti per almeno 10 giorni. Ai turisti stranieri è richiesto il Green pass, non sono validi i tamponi rapidi.
La Germania è il Paese più colpito al momento, con contagi a livelli record. In Baviera sono stati cancellati i mercatini di Natale e ci sarà un lockdown nelle aree più a rischio. Inoltre il Governo ha stabilito che il Green pass qui varrà solo per immunizzati e guariti. Per gli eventi di massa sportivi e culturali è previsto il super Green pass (qui 2G Plus) cioè il tampone per tutti.
Casi raddoppiati in Francia, dove resta in vigore il certificato verde che non viene richiesto sui luoghi di lavoro mentre per i turisti la tempistica dei tamponi dipende dal Paese da cui arrivano.
La Spagna è uno dei Paesi meno colpiti al momento grazie al tasso di vaccinazione record, che segna una copertura quasi totale tra gli over 70. I turisti, però, per poter entrare nel Paese devono presentare un modulo governativo di sorveglianza sanitaria.
In Grecia arriva la stretta esclusivamente per i no vax: chi non è immunizzato non potrà andare al ristorante e avere accesso agli altri luoghi chiusi, dai cinema alle palestre. La durata del Green pass qui è scesa a 7 mesi per gli over 60 come incentivo ad affrettare la terza dose.
In Slovacchia è stato studiato un lockdown per no vax sul modello austriaco. Per i turisti è obbligatoria la quarantena all’arrivo.
Infine, la Gran Bretagna ha accelerato il booster di vaccino evitando di reintrodurre misure restrittive dopo i picchi di contagi delle scorse settimane.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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