Contro la vendita del complesso monumentale romano è stata lanciata una petizione
Nel cuore della Roma più elegante, fra Vittorio Veneto e Villa Borghese, un piccolo gioiello di arte e storia sta per essere battuto all’asta. Si tratta del Casino dell’Aurora, ossia la dependance e unica parte rimasta intatta della storica dimora dei Ludovisi, demolita nel 1885. Il vincitore si aggiudicherà, insieme al complesso, anche il ricco tesoretto al suo interno. L’asta è stata aperta in modalità telematica e proseguirà fino al 17 gennaio, con una base di 471 milioni di euro. I rilanci, di almeno un milione, sono partiti da un’offerta minima di 353.250.000.
Lo sfarzoso plesso monumentale presenta diverse sale affrescate dal Guercino e contiene anche Giove, Nettuno e Plutone: l’unico affresco murale al mondo di Caravaggio datato 1597. Arricchiscono il patrimonio del Casino Aurora anche sculture, stucchi e statue a decorazione del giardino progettato da Le Notre, lo stesso architetto paesaggista di Versailles.
Il grande valore storico e culturale di questa dimora ha spinto i residenti a lanciare una petizione online contro la vendita all’asta. Nel documento, indirizzato al ministro della Cultura Franceschini, si legge che “lo Stato avrebbe dovuto esercitare il diritto di prelazione sull’inestimabile affresco di Caravaggio valutato 350 milioni di euro, sui bellissimi dipinti di Guercino, su un giardino progettato da Le Notre”, sfruttando i fondi del Pnrr per rilevare Villa Aurora, renderla un bene pubblico ed evitare che “un altro pezzo di Italia, quella bella, vada svenduto“.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA
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