Puntuali, sono arrivate le prime stime di Coldiretti sulle spese di Natale degli italiani. La prima riguarda il cibo: per la cena della Vigilia e il pranzo di Natale sono stati spesi 2,5 miliardi di euro, un dato in aumento del 38% rispetto al 2020. Meno positivo il dato sui regali di Natale che un italiano su cinque non ha comprato.
Cominciamo dalla tavola. Il bilancio di Coldiretti evidenzia come siano aumentate, in media, anche le persone riunite attorno al tavolo, passate dalle quattro del 2020 alle 7 del 2021. Hanno optato per pasteggiare fuori in ristoranti, agriturismi e pizzerie 3,5 milioni di italiani.
Per il pranzo di Natale vince la tradizione: il 71% degli italiani ha mangiato carne, paste ripiene, cappelletti in brodo e dolci fatti in casa: la spesa complessiva per carne e pesce è ammontata a 900 milioni di euro. Confermato il trend di quest’anno che ha visto il panettone prevalere nettamente sul pandoro, con una spesa totale per i dolci di 260 milioni.
L’84% degli italiani ha inoltre brindato con lo spumante che oltre a trainare l’export (lo abbiamo visto qui) domina anche in patria. Fra bollicine, vini e altre bevande sono stati spesi 510 milioni. La restante spesa ha riguardato frutta, fresca o secca, ortaggi e conserve (500 milioni), pasta e pane (180 milioni) e infine formaggi e uova (170 milioni).
Se da un lato si torna a spendere per imbandire le tavole, dall’altro il 21% degli italiani non ha messo dei regali sotto l’albero. I timori diffusi per l’economia, dall’occupazione all’inflazione, ma anche quelli per la diffusione della variante Omicron, hanno tenuto gli italiani lontani dai negozi.
Un riflesso di una crisi più generalizzata come evidenzia Coldiretti secondo cui l’assenza di regali è solo “la punta dell’iceberg della situazione di disagio, che vede in Italia oltre 4,8 milioni di poveri costretti nelle feste di Natale a chiedere aiuto per il cibo da mangiare nelle mense o con la distribuzione di pacchi alimentari“.
Una fetta di popolazione in costante aumento che comprende anche persone che “mai prima d’ora avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche“; il 17,4% ha limitato le proprie spese ad acquisti di beni di prima necessità, fra casa e cibo “per paura di non farcela“.
A fronte di questo, Coldiretti evidenzia anche un elemento positivo: di pari passo con la povertà cresce anche la solidarietà. Quattro italiani su 10 (il 43%) approfitteranno del Natale per fare donazioni o contribuire a qualche opera di beneficenza.
di: Marianna MANCINI
FOTO: DANIEL DAL ZENNARO/ANSA