
Durante il colloquio telefonico con il Capo dell’Eliseo, il presidente della Federazione russa ha ribadito le sue richieste e ha dichiarato che se non raggiungerà i suoi obiettivi con i negoziati sarà con “le operazioni militari”
Nel colloquio telefonico tenutosi oggi con il presidente francese Emmanuel Macron (leggi qui ) – il quarto dall’inizio del conflitto – il Capo del Cremlino avrebbe dichiarato che raggiungerà i suoi obiettivi “con i negoziati o con la guerra”. l presidente francese ha sottolineato come Putin sia apparso “molto determinato” nel raggiungimento dei suoi obiettivi. In particolare, il presidente russo ha ribadito le sue richieste, ovvero la “denazificazione” dell’Ucraina, la sua “neutralizzazione”, il riconoscimento dell’annessione della Crimea e dell’indipendenza del Donbass. Tali obiettivi, secondo Putin, “se non saranno raggiunti con il negoziato lo saranno con le operazioni militari”.
Stando a quanto riferito dall’Eliseo, Putin avrebbe poi “negato” che il suo esercito “stia prendendo di mira i civili” in Ucraina.
Macron, da parte sua, ha espresso “grave preoccupazione sui rischi per la sicurezza nucleare legati all’invasione russa dell’Ucraina e della necessità dell’adozione di misure concrete per rispondere a questa preoccupazione”. Il presidente francese “ha sottolineato la necessità assoluta di evitare di compromettere l’integrità delle installazioni nucleari civili ucraine. E’ imperativo garantire la sicurezza in linea con le regole dell’Aiea e alla proposte del direttore generale”. Lo rende noto l’Eliseo in un comunicato.
Il capo dell’Eliseo ha, poi, chiesto “che venga rispettato il diritto internazionale umanitario, assicurata la protezione delle popolazioni civili e l’approvvigionamento degli aiuti umanitari”. Ha poi ricordato – secondo quanto riferisce un comunicato – “l’importanza di una soluzione nell’ambito delle trattative pienamente accettabile per gli ucraini”. Macron, inoltre, nel corso dello scambio telefonico ha espresso la sua preoccupazione circa l’attacco imminente ad Odessa.
Nel frattempo, Il ministero degli Esteri russo ha criticato le recenti dichiarazioni del cancelliere austriaco Karl Nehammer e del ministro degli Esteri Alexander Schallenberg in merito alla guerra in Ucraina affermando di avere “seri dubbi sulla qualità della neutralità di Vienna che negli ultimi tempi è notevolmente diminuita ed erosa”. Secondo la dichiarazione di Mosca, tramite l’ambasciata russa nella capitale austriaca, “negli ultimi giorni siamo venuti a conoscenza di alcune dichiarazioni unilaterali e oltraggiose fatte da funzionari del governo austriaco sulla Russia in relazione alla situazione in Ucraina”. Il cancelliere Nehammer il 27 febbraio scorso nel corso di un’intervista televisiva ed il primo marzo in una conferenza stampa aveva affermato che “la leadership russa ha usato ‘retorica emotiva anti-russa’ per scatenare unilateralmente una guerra violando gli aiuti umanitari internazionali” accusandola “crimini di guerra e crimini contro l’umanità”.
di: Francesca LASI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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