
I colloqui tra la delegazione ucraina e quella russa si terranno in videoconferenza. Si è tenuta una telefonata tra Zelensky e Michel in merito “al futuro processo negoziale di adesione dell’Ucraina all’Ue”
È il 18esimo giorno di guerra in Ucraina (leggi qui). I colloqui tra la delegazione russa e quella ucraina riprenderanno domani, ma ancora in videoconferenza. Lo ha annunciato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass.
Si è tenuta una telefonata tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. Nel colloquio, riferisce Zelensky in un tweet, si è discusso dell’“aumento del sostegno finanziario” all’Ucraina e delle sanzioni per mettere pressione all’“aggressore russo“. «Particolare attenzione è stata dedicata ai futuro processo negoziale sull’adesione dell’Ucraina alla Ue». riferisce il presidente ucraino.
È di almeno quattro morti e tre feriti il bilancio del raid russo di questo pomeriggio su una scuola a Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina. Lo riferiscono i servizi d’emergenza locali, citati dall’Ukrainska Pravda, che in precedenza avevano parlato di due morti e due feriti.
A Volnovaha, città sotto il controllo russo situata nell’oblast di Donetsk, gli occupanti hanno ucciso il cappellano dell’esercito Platon Morgunov. Lo rende noto la Chiesa ortodossa ucraina.
Secondo il Financial Times, che cita fonti americane, la Russia avrebbe chiesto alla Cina assistenza militare. Stando alle fonti, Mosca avrebbe chiesto attrezzature militari e altra assistenza militare a Pechino fin dall’inizio dell’invasione.
Sono almeno 596 i civili uccisi dall’inizio del conflitto in Ucraina, 18 giorni fa. Tra questi, 43 sono bambini. Lo afferma l’ufficio dell’Alto commissariato dell’Onu per i diritti umani, secondo cui i civili feriti sono saliti a 1.067, di cui 57 bambini. Nel precedente bilancio di sabato, l’agenzia delle Nazioni Unite aveva parlato di 579 vittime e 1.002 feriti.
La fornitura di energia elettrica alla centrale nucleare di Chernobyl è stata ripristinata. Lo ha annunciato Energoatom, l’azienda statale ucraina che gestisce le centrali atomiche.
Secondo il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, citato dall’agenzia Tass, le posizioni di Russia e Ucraina “in qualche modo si sono fatte più vicine”. «Serie discussioni tra di loro continuano» ha aggiunto il capo della diplomazia di Ankara al forum diplomatico di Antalya, sottolineando che tra gli argomenti in discussione vi è “la neutralità” dell’Ucraina. La Turchia, insieme a Israele, è stata indicata come possibile mediatrice tra Kiev e Mosca dal consigliere presidenziale e negoziatore ucraino Mykhailo Podolyak.
di: Francesca LASI
FOTO: ANSA/RUSSIAN DEFENCE MINISTRY PRESS SERVICE
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