La magggior parte saranno italiani, ma tornano a viaggiare anche gli stranieri. Ancora lontani i numeri del 2019
La Pasqua in arrivo, si spera, sarà un punto di ripartenza per tutto il comparto turistico. almeno stando ai numeri. Tra Giovedì Santo e il lunedì di Pasquetta il sistema ricettivo dovrebbe infatti registrare 4,7 milioni di pernottamenti. A viaggiare saranno essenzialmente gli italiani (74% delle presenze), ma è previsto un buon recupero della domanda estera, principalmente europea, con oltre 1,2 milioni di pernottamenti stimati, il 26% del totale. È quanto emerge da un’indagine di Assoturismo.
Ancora lontani i numeri della Pasqua 2019, che aveva registrato 6,1 milioni di pernottamenti: a mancare, rispetto ad allora, soprattutto le presenze straniere (-1,6 milioni), ma è da sottolineare che due anni fa aveva invogliato molti a partire la vicinanza tra la Pasqua (caduta il 21 aprile) ed il 25 aprile.
Per quest’anno, invece, le aspettative delle imprese sull’occupazione media della loro disponibilità si attestano al 62,4% delle camere, con percentuali che per alcune destinazioni non si registravano da tempo.
I risultati migliori sono attesi per le regioni del Centro Italia (67,8%) e del Nord Ovest (62%), mentre continua a soffrire il sud (52,4%), in cui rimane vuota quasi una stanza su due. Il flusso maggiore di visitatori italiani è atteso nelle città d’arte, con un tasso di occupazione del 75,8%, ma vanno per la maggiore anche le località dei laghi (69,7%) e del termale (67,4%). Sotto la media nazionale le località della montagna (48%).
Gli stranieri si concentreranno soprattutto nelle località lacuali con il 52,8% dei pernottamenti, mentre toccheranno il minimo nelle località marine (15%). Le richieste di prenotazioni arrivano soprattutto dai turisti tedeschi, svizzeri e austriaci.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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