Finito lo Stato di emergenza, si torna al vecchio calendario Inps per l’erogazione dei trattamenti previdenziali
Il calendario del pagamento delle pensioni cui ci siamo abituati nel corso dello Stato di emergenza per il Covid sta per riprendere il ritmo pre-pandemico. Addio quindi alle erogazioni in anticipo: gli accrediti per le pensioni saranno effettuati a partire dal primo giorno del mese di riferimento.
In questo “ritorno alla normalità” però il mese di maggio costituirà un’eccezione. L’Inps infatti ha ricordato tramite una circolare che il pagamento delle pensioni di questo mese partirà, come di consueto, dal primo giorno “bancabile” (non festivo) e dunque dal 2 maggio.
La stessa situazione si verificherà anche a novembre quando i pagamenti partiranno dal 2 del mese.
I titolari di libretti di risparmio, conto BancoPosta o Postepay Evolution vedranno quindi accreditarsi la pensione lunedì 2 maggio. Nella stessa data per queste persone sarà possibile prelevare l’accredito in contanti presso gli ATM Postamat.
Chi invece volesse recarsi allo sportello dovrà rispettare la turnazione alfabetica, secondo un calendario che non è ancora stato annunciato ufficialmente. Il ritiro fisico presumibilmente partirà lunedì 2 maggio e si concluderà sabato 7 maggio.
Fra le novità del mese c’è anche il Consulente digitale delle pensioni, uno strumento virtuale che consente di verificare se si ha diritto a prestazioni aggiuntive collegate con il proprio trattamento. Possono accedere a questo consulente tutti i pensionati delle gestioni corrisposte dall’Inps.
Accedendo al sito Inps con le proprie credenziali (SPID, Carta d’Identità Elettronica o Carta Nazionale dei Servizi) si avrà accesso a una selezione di “informazioni personalizzate e a un percorso semplificato“.
Gli ultimi dati del monitoraggio Inps sui flussi di pensionamento parlano di 180.757 nuove pensioni erogate solo nei primi tre mesi del 2022, ivi comprese pensioni di vecchiaia, anticipate, invalidità e superstiti. Si tratta di un calo del 19,84% rispetto allo stesso periodo del 2021, con un importo medio di 1.242 euro (832 euro per quelle di vecchiaia, assegni sociali compresi).
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/CLAUDIO PERI
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