
Lo stock dei debiti commerciali della Pa ammonta a 55,6 miliardi di euro che, rapportati al Pil, raggiungono un tasso del 3,1%
Dalla Cgia di Mestre arrivano segnali negativi sui pagamenti della Pubblica amministrazione italiana: stando all’ultima rilevazione, lo stock dei debiti commerciali della Pa ha toccato la cifra record di 55,6 miliardi di euro.
La cifra pone il rapporto fra Pil nazionale e debiti commerciali delle Pa a 3,1%, il tasso peggiore registrato fra i Paesi europei. Basti pensare che la Spagna si attesta sullo 0,8%, i Paesi Bassi all’1,2%, la Francia all’1,4% e la Germania all’1,6%.
Rappresenta un termine di paragone dolente anche la Grecia che, nonostante l’anno scorso abbia un rapporto debito pubblico/Pil prossimo al 203%, conta un’incidenza dei debiti commerciali della Pa sul Pul dell’1,7%, quasi la metà di quella italiana.
Non solo: nel computo diffuso dalla Cgia non sono stati inclusi i debiti in conto capitale, quindi riferiti ai ritardi o ai mancati pagamenti per gli investimenti; una quota che si potrebbe aggirare sui 10 miliardi di euro che sommati alla parte corrente (55,6 miliardi) porterebbe l’ammontare complessivo dei debiti commerciali della Pa a 65 miliardi di euro.
Tutto questo ha un’evidente ripercussione negativa per le imprese che sempre più spesso non chiudono a causa dei debiti, ma della mancata riscossione dei crediti proprio dalla Pa.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/MASSIMO PERCOSSI
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