Il sondaggio sul tema criptovalute è stato effettuato da Oam e l’università Tor Vergata
Le criptovalute sono ormai un tema diffuso ma non molti le conoscono bene. Da oggi, 16 aprile, è nato il registro al quale dovranno iscriversi tutti gli operatori delle criptovalute entro 60 giorni dopo i quali l’attività sarà considerata abusiva.
Da un sondaggio effettuato da Oam, l’organismo di agenti e mediatori, e l’università di Tor Vergata, su un campione di 774 italiani, emerge che l’89% degli intervistati ne ha sentito parlare ed è pronto ad investire, mentre l’11% non sa nulla delle valute virtuali. Di questa percentuale, il 39% le conosce bene.
Dal medesimo sondaggio è emerso che più si conosce l’argomento, più le persone sembrerebbero disposte ad investire. Tra il 61% che ne ha sentito parlare, il 74% non vuole investire in cripto, l’11% ha dichiarato di aver acquistato la valuta ma che non lo farà più in futuro, mentre il 14% pur conoscendole superficialmente, ha comunque intenzione di acquistarle. Solo l’1% ha espresso la propria intenzione di continuare in futuro ad investire in cripto. Complessivamente, nessuno degli investitore non oltrepassa la soglia dei 10mila euro.
di: FEDERICO ANTONOPULO
Foto: Shutterstock
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