
Per il comparto scuola lo sciopero sarà nazionale, mentre per i trasporti sono interessate solo alcune città
Giornata complessa quella dell’ultimo lunedì di maggio: domani si terrà lo sciopero nazionale del personale della scuola e in alcune città si sovrapporrà anche uno sciopero locale dei trasporti.
La giornata di proteste è stata indetta dalle sigle Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams.
Fra le rivendicazioni sul tavolo c’è innanzitutto la condizione contrattuale del personale, che invoca un “dignitoso rinnovo”, ma non basta: i sindacati si riuniranno in piazza anche per affrontare i temi della formazione in servizio e del trattamento economico, “di diretto impatto sul rapporto di lavoro e quindi da disciplinare in via negoziale” come precisa la segretaria generale di Cisl Scuola Ivana Barbacci.
Lo sciopero, in ultima istanza, protesta contro “l’idea di un sistema di reclutamento che è pensato in realtà senza tenere conto dell’interesse di chi è precario oggi per cui non si prevede nessun percorso di stabilizzazione, non si riconosce l’attività svolta“, come precisa il segretario generale Flc Cgil Francesco Sinopoli: «non c’è nulla di tutto quello che serve».
Nelle proteste si è aperta una seconda polemica riguardante la manifestazione indetta per le 10.30 del mattno a Roma, in piazza Santi Apostoli. Inizialmente infatti i sindacati avrebbero chiesto di avanzare in corteo fino al Parlamento ma, in base alla direttiva adottata dopo l’assalto alla Cgil dello scorso 9 ottobre, la Questura ha negato l’autorizzazione.
Una scelta criticata dalle sigle e tacciata come “burocraticamente ottusa” anche da Nicola Fratoianni, leader di Sinistra Italiana, che ha invitato Lamorgese a consentire “fino in fondo l’esercizio dei diritti costituzionali“.
Per quanto riguarda gli scioperi locali dei trasporti, le adesioni si distribuiscono a macchia di leopardo. Prenderà parte allo sciopero il personale della società Autolinee Toscane per protestare contro i contratti a termine e le assunzioni mediante agenzie interinali, oltre che per livellare il divario salariale fra i lavoratori.
Fra le proteste annunciate c’è anche quella del traporto pubblico locale urbano ed extraurbano dell’azienda Arriva Udine S.p.A, che si fermerà per quattro ore dalle 17 alle 21.
di: Flavia DELL’ERTOLE
FOTO: ANSA/TINO ROMANO
Ti potrebbe interessare anche: