
A pesare anche sulle criptovalute è l’avvertimento di Jamie Dimon, ceo di JP Morgan, sul possibile “uragano economico” sui mercati. Tempi duri anche per i miner
Torna l’avversione al rischio degli investitori per le criptovalute. L’avvertimento di Jamie Dimon, ceo di JP Morgan, sul possibile “uragano economico” sui mercati derivante dalla politica monetaria restrittiva della Federal Reserve e dalla guerra in Ucraina ha infatti pesato non solo sull’azionario tradizionale ma anche sul mondo delle monete digitali con il risultato che nelle ultime 24 ore il Bitcoin ha ceduto il 5,01%, restando sotto quota 30 mila dollari a 29.973, l’Ethereum ha perso il 5,41% a 1.829 dollari, Binance Coin segna -4,63%, Cardano -4,77%. In pratica si sono azzerati i guadagni del weekend.
Ma non è tutto perché a preoccupare sono anche le attività di mining, ossia l’estrazione di nuovi bitcoin tramite risoluzione di calcoli matematici complessi da parte di potenti computer. L’aumento del prezzo dell’energia (che rappresenta tra il 90-95% dei costi fissi dei miner) è arrivato, in alcune zone d’Europa, a fare in modo che estrarre un bitcoin costi anche 25 mila dollari. Secondo i dati di Blockchain.com, la rendita media giornaliera complessiva dei miner è scesa del 27% nel mese di maggio, da 40,57 milioni a 29,37, il livello più basso negli ultimi 11 mesi.