
Il Parlamento europeo e il Consiglio Ue hanno raggiunto un accordo sul caricabatterie universale che dovrà essere di forma Usb-C per cellulari, tablet, e-reader, fotocamere digitali e altri dispositivi elettronici
L’Ue ha raggiunto l’accordo sul caricabatterie universale: per smartphone, tablet, e-reader, fotocamere digitali e altri dispositivi elettronici si userà un punto di ricarica comune USB-C. Nell’ottica di ridurre i rifiuti elettronici arriva lo stop anche alla vendita di caricabatterie nuovi per ogni dispositivo e i consumatori avranno la possibilità di usare i loro vecchi cavi.
Tutto questo con buona pace soprattutto di Apple che ha dei caricatori differenti per i suoi dispositivi. Verrà, inoltre, introdotta una tecnologia di ricarica rapida armonizzata e la separazione della vendita dei caricatori dalla vendita dei dispositivi.
Il Parlamento e la sua Commissione per il Mercato interno e la protezione dei consumatori hanno chiesto nell’ultimo decennio una soluzione comune per i caricatori, invitando più volte la Commissione ad agire. Ora la direttiva comune è finalmente arrivata.
«La regola sullo standard unico nell’Ue sui caricabatteria (Usb-C) di smartphone e dipositivi elettronici mobili si applica a tutti e non è fatta contro nessuno. Inizieremo ad applicare le regole tra 24 mesi, lasciamo alle società del tech. Due anni, sono più che sufficienti, ma le incoraggiamo ad adeguarsi prima. A buon intenditore poche parole». È stato il commento del commissario europeo al Mercato interno, Thierry Breton.