Mercoledì 4 maggio il Parlamento europeo ha adottato la posizione sul caricabatterie unico. Obiettivo ricarica wireless
Non solo i diritti dei consumatori, ma anche la sostenibilità ambientale: ogni anno vengono spediti in Europa circa mezzo miliardo di caricabatteria per dispositivi portatili, che generano dalle 11 alle 13 mila tonnellate di rifiuti elettronici. In merito, lo scorso mercoledì 4 maggio, il Parlamento europeo ha adottato la propria posizione sulla revisione della Direttiva sulle apparecchiature radio, la 2014/53, e si è dichiarato pronto a dare il via ai negoziati con i Governi nazionale sulla forma finale della legislazione.
L’obiettivo finale è “l’interoperabilità delle tecnologie di ricarica wireless entro il 2026, migliorando le informazioni fornite ai consumatori con etichette dedicate. Stiamo anche ampliando la portata della proposta aggiungendo altri prodotti, come i computer portatili, che dovranno essere conformi alle nuove regole” come ha dichiarato pubblicamente il relatore Alex Agius Saliba, scongiurando ovviamente un’eventuale nuova frammentazione del mercato e gli effetti lock-in, che potrebbero verificarsi quando un consumatore dipende da un singolo produttore
Secondo la proposta, la maggioranza dei dispositivi ricaricabili tramite cavo dovrebbero essere dotati entro il 2024 di una porta USB-C, indipendentemente dal produttore, con probabile eccezione per i dispositivi con entrate troppo piccole, come gli orologi smart. I deputati, in merito, chiedono chiaramente informazioni specifiche e un’etichettatura sulle opzioni di ricarica, questo per rendere la scelta d’aquisto facile e intuitiva.
Nel corso del 2020 sono stati venduti nell’Ue circa 420 milioni di telefoni cellulari e dispositivi elettronici portatili. In riferimento ai consumatori, questi possiedono in media circa tre caricabatterie per dispositivo. Ciononostante il 38% dichiara di aver incontrato difficoltà nel ricaricare il proprio telefono perché i caricabatteria a disposizione erano incompatibili. I disagi si estendono anche sul piano economico, dove i consumatori si trovano a dover spendere circa 2,4 miliardi di euro l’anno per l’acquisto di caricabatteria.
Secondo i dati di Zion Market Research, gli accessori di terze parti per dispositivi Apple hanno generato un mercato che, nel 2019, era stimato in 19,9 miliardi di dollari, nei quali sono esclusi dalla valutazione gli accessori firmati, prevedendo una crescita al ritmo del 4,7% l’anno, fino a raggiungere i 27,4 miliardi entro il 2026. In riferimento solamente al terzo quadrimestre del 2021, sono state registrate entrate per 8,7 miliardi nel comparto che comprende indossabili, smart home e accessori, mentre l’anno precedente la quota era pari a 6,4 miliardi.
di: Federico ANTONOPULO
FOTO: PIXABAY
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