
L’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie spiega come rinfrescare casa senza costi esorbitanti in bolletta
Secondo ENEA a livello nazionale se tutti utilizzassero i condizionatori con accortezza si arriverebbe a risparmiare fino a 1,8 miliardi di metri cubi di gas metano annui, ovvero il 2,5% del consumo italiano.
Innanzi tutto, la scelta del modello di condizionatore “rappresenta un requisito chiave per diminuire i consumi ed evitare brutte sorprese in bolletta. Indipendentemente dalla tecnologia, sono sempre da preferire i condizionatori in classe energetica superiore alla A in quanto, oltre a una riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera, consumano molto meno“. Va sempre ricordato, una volta che il condizionatore scelto è pronto all’uso, di non eccedere con il raffreddamento, dato che “il più delle volte due o tre gradi in meno rispetto alla temperatura esterna sono già sufficienti. Inoltre, per scongiurare la sensazione di caldo opprimente, spesso può bastare l’attivazione della funzione ‘deumidificazione’, in quanto l’umidità presente nell’aria fa percepire una temperatura ben più elevata di quella reale. Grazie a simulazioni effettuate tramite software di calcolo dinamico orario si è verificato che portare il termostato da 26 a 28°C può far risparmiare circa il 25 % di energia“.
Importante ricordare anche di tenere le persiane abbassate durante le ore più calde della giornata, così che il condizionatore debba raffreddare un ambiente meno caldo ed è possibile “ridurre l’energia richiesta dai climatizzatori. Il risparmio dovuto a questo accorgimento varia in base all’esposizione dell’abitazione e alla quantità di superfici vetrate, ma si stima che consenta di risparmiare fino al 25% in media del consumo di partenza“. La posizione del condizionatore all’interno dell’abitazione è un altro punto importante, dato che “l’aria fredda tende infatti a scendere e si mescolerà più facilmente con quella calda che invece tende a salire. Occorre assolutamente evitare di posizionare il climatizzatore dietro divani o tende: l’effetto-barriera blocca la diffusione dell’aria fresca” ed è sconsigliata l’installazione dei condizionatori nei corridoi nella speranza di rinfrescare più ambienti.
Un accorgimento che sembra banale ma è sempre bene ricordare è di chiudere porte e finestre durante l’uso del condizionatore che “raffresca e deumidifica l’ambiente in cui è installato trasferendo il calore e l’umidità all’esterno. L’ingresso nella stanza di nuova aria calda obbliga l’apparecchiatura a compiere un lavoro supplementare per riportare la temperatura e l’umidità ai livelli richiesti, con un conseguente dispendio di energia“.
Per evitare perdite e dispersioni “è necessario isolare termicamente i tubi del circuito refrigerante presenti all’esterno dell’abitazione. È inoltre opportuno assicurarsi che la parte esterna del climatizzatore non sia esposta al sole e alle intemperie“. Un altro accorgimento importante è quello di utilizzare i timer e non lasciare in funzione il condizionatore oltre il necessario.
A incidere sono anche pulizia e manutenzione, bisogna ricordare che “i filtri dell’aria e le ventole devono essere ripuliti alla prima accensione stagionale e almeno ogni due settimane. È importante inoltre controllare la tenuta del circuito del gas“. Un altro accorgimento è quello di sostituire le lampadine a incandescenza che “trasformano in calore il 90% dell’energia elettrica assorbita” con delle lampadine led.
Le tecnologia inverter è importante per il risparmio dato che “in un condizionatore con sistema di controllo inverter la velocità di rotazione del compressore viene regolata costantemente e questo permette di avere prestazioni ottimali in qualsiasi condizione di impiego, adeguando la potenza frigorifera e termica erogata all’effettiva necessità. Questi modelli costano di più rispetto a quelli dotati di tecnologia on-off ma il consumo energetico e la rumorosità sono minori“. Dove possibile, ricorda poi ENEA, “l’installazione di pannelli solari termici e fotovoltaici può permettere alle abitazioni di essere completamente indipendenti dalle forniture esterne di corrente elettrica e/o altri combustibili. Il ricorso a pannelli solari termici può coprire interamente il fabbisogno di una famiglia per la produzione di acqua calda sanitaria da aprile fino ad ottobre, consentendo di risparmiare circa 175 metri cubi di gas“.
Un tecnico può fare una valutazione dell’intero edificio e “valutare lo stato dell’isolamento termico di pareti e finestre e l’efficienza degli impianti di climatizzazione. La diagnosi suggerirà gli interventi da realizzare valutandone il rapporto costi-benefici“.
In fine ENEA ricorda la possibilità di utilizzare gli incentivi “per agevolare la sostituzione degli impianti e l’installazione di soluzioni tecnologiche a elevata efficienza energetica – ricorda Enea – esistono varie forme di incentivo. Per l’installazione di impianti solari termici è possibile accedere al Conto Termico 2.0, alle detrazioni fiscali del 50% (bonus casa) e del 65% (ecobonus). La stessa cosa vale per l’installazione di pompe di calore, se destinate a sostituire il vecchio impianto. Per quanto riguarda gli impianti fotovoltaici, l’incentivo da considerare è il bonus casa con detrazione al 50%“.