
È concesso a Gse un prestito di quattro miliardi per l’acquisto di gas naturale finalizzato agli stoccaggi. Azzerati gli oneri nel terzo trimestre
Nuovo ok al secondo passaggio in Cdm del decreto bollette che, secondo quanto si apprende, ha approvato anche i disegni di legge sul rendiconto e l’assestamento di bilancio.
Il testo prevede misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale per il terzo trimestre 2022 e per garantire la liquidità delle imprese che effettuano stoccaggio di gas naturale. In particolare, per ridurre gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico, per il terzo trimestre 2022: sono annullate le aliquote relative agli oneri generali di sistema per le utenze domestiche e non domestiche in bassa tensione, oltre che per le utenze con potenza disponibile superiore a 16,5 kW; sono inoltre assoggettate all’Iva al 5% le somministrazioni di gas metano per usi civili e industriali e sono mantenute al livello del secondo trimestre le aliquote relative agli oneri generali di sistema per il gas naturale. È prevista una ulteriore riduzione degli oneri di sistema per il settore del gas con particolare riferimento agli scaglioni di consumo fino a 5.000 metri cubi all’anno; è previsto un contributo al contenimento dei prezzi del gas da parte dei soggetti titolari di contratti pluriennali di importazione di gas naturale.
Inoltre il Gestore dei Servizi Energetici (Gse) provvederà allo stoccaggio di ultima istanza di gas naturale per un valore fino a quattro miliardi di euro, anche tramite accordi con società partecipate direttamente o indirettamente dallo Stato. I fondi saranno prelevati da un fondo istituito presso Cassa Depositi e Prestiti con il Dl Rilancio del 2020, che prevedeva una dotazione iniziale di 44 miliardi. Il gas dovrà essere stoccato e poi venduto entro il 31 dicembre 2022.
Alle 18 è prevista la conferenza stampa del premier Draghi.