Nel primo semestre del 2022 il settore ha realizzato 6,3 miliardi di euro dopo due anni di lockdown. A fare da traino uffici e logistica
Si chiude un semestre da record per il settore immobiliare italiano. Secondo i dati del Team Research di Dils, uno dei principali operatori in termini di volumi transati nel mercato italiano, nel periodo aprile -giugno sul territorio nazionale gli investimenti nel mattone hanno raggiunto i 2,9 miliardi di euro, in aumento del 51% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Questo valore si somma ai 3,4 miliardi del primo trimestre, portando il dato semestrale a 6,3 miliardi di euro. Un dato veramente sorprendente visto che la media degli ultimi 10 anni si attestava a 3,5 miliardi e che dimostra come il settore si sia laciato completamente alle spalle gli anni bui del Covid.
A fare da traino a questa grande ripresa sono stati gli uffici e la logistica che complessivamente hanno rappresentato oltre la metà degli investimenti totalizzati nei primi 6 mesi dell’anno. In particolare con circa due miliardi di euro transati gli uffici si confermano la prima asset class con una crescita di oltre due volte rispetto allo stesso periodo del 2021 e un’incidenza del 31% sul volume totale degli investimenti. Sotto la lente finisce il mercato delle locazioni di uffici che a Milano ha registrato un tasso di occupazione degli spazi pari a 264 mila metri quadrati nel primo semestre 2022, recuperando pienamente il livello pre-pandemia. A Roma invece la ripresa è evidente, tuttavia i risultati semestrali sono ancora lontani da quelli del 2019. Nel settore logistica gli investimenti sono quasi triplicati rispetto allo stesso periodo del 2021, avvicinandosi ai due miliardi di euro nella prima metà del 2022. Gli spazi interessati sono stati pari a 1,4 milioni di metri quadrati.
«Nei primi 6 mesi dell’anno il mercato immobiliare italiano è cresciuto fino a raggiungere livelli record per volumi e interesse degli investitori. Abbiamo puntato sul ritorno in ufficio e le nostre previsioni sono risultate corrette, dato che i vecchi luoghi di lavoro si sono rivelati non più in linea con le nuove esigenze. In questo periodo si è dunque consolidato il trend che vede gli uffici come una delle asset class più importanti nel mercato immobiliare. La domanda è radicalmente cambiata, orientandosi verso la ricerca di spazi di nuova generazione, realizzati secondo i criteri ESG, ma soprattutto apprezza headquarters che siano concepiti per migliorare il benessere dei dipendenti ed attrarre i migliori talenti, vero asset delle aziende più votate all’innovazione – ha dichiarato Giuseppe Amitrano, CEO di Dils. – Dopo la forte resilienza degli investimenti nella prima metà dell’anno, è evidente il grado di crescente incertezza sui mercati nazionali e internazionali legato in particolare all’andamento di cap-rate e inflazione. Fattori che inevitabilmente stanno influenzando anche il settore immobiliare e ci portano ad avere un atteggiamento di cauta prudenza rispetto agli scenari di breve e medio periodo».