Il colosso dell’energia segna +85,3 di ricavi ma l’aumento dei costi negli approvvigionamenti pone un freno ai margini e agli utili
È boom di ricavi per Enel nel primo semestre del 2022: il colosso dell’energia segna + 85,3%. Nonostante questo, l’aumento dei costi negli approvvigionamenti di energia, dovuto alla guerra in Ucraina, frena margini e utili. Al 30 giugno scorso i ricavi si attestano al 67,2 miliardi di euro, quasi il doppio rispetto ai 36,3 miliardi di euro del primo semestre del 2021.Sono state confermate la guidance 2022 e la politica dei dividendi.
L’ebitda ordinario si ferma a 8,3 miliardi di euro (-1,6%), mentre l’ebit cala a 3,9 miliardi di euro (-12,3%). Frenata anche per il risultato netto ordinario, sceso a 2,1 miliardi, con un calo dell’8,3%. Il risultato netto ammonta a poco meno di 1,7 miliardi di euro (-4,8%).
L’indebitamento finanziario netto, pari a 62,2 miliardi di euro, cresce, invece, del 19,8% rispetto alla fine dello scorso anno. Secondo Enel, la crescita è dovuta agli investimenti del periodo, all’acquisizione di Erg Hydro e all’effetto cambi negativo.
Gli investimenti sono saliti oltre il 22% a 5,9 miliardi di euro.