
Presentata alla Camera la relazione annuale dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni
Il mercato della telefonia mobile si conferma altamente concentrato dal punto di vista concorrenziale. Tre operatori (Tim, Vodafone e Wind Tre), con quote tra loro relativamente simili (intorno al 30%), rappresentano poco meno del 90% del mercato.
E’ quanto indicato dalla Relazione annuale 2022 dell’Agcom illustrata alla Camera dal presidente dell’Authority Giacomo Lasorella (nella foto).
Nella Relazione si osserva tuttavia come, nel corso del 2021, Vodafone e Wind Tre abbiano perso nel complesso il 2,2% a favore di Iliad e degli Mvno (2,9% se si considera il solo segmento residenziale); per gli operatori mobili virtuali si evidenzia nel complesso un aumento non marginale del fatturato (+8,3%) con un giro di affari arrivato a superare gli 800 milioni di euro.
I tre principali operatori di questo specifico mercato (Poste Mobile, Fastweb e CoopItalia) fanno riferimento a tre specifici modelli di business: il primo incentrato sull’integrazione con i servizi finanziari, il secondo sui servizi di telefonia su rete fissa e il terzo sul brand e la capillarità nella grande distribuzione, sottolinea l’Agcom nella Relazione.
Con riguardo alle quote di mercato nei due segmenti voce e dati, Vodafone rimane l’operatore principale nel segmento voce (37,2%), seguito da Tim (23,4%), con una tendenza per entrambi in diminuzione, mentre crescono Wind Tre (22,7%) e soprattutto Iliad (6,6%). Nei servizi dati Tim (33,8%) supera Wind Tre (31,9%), in diminuzione insieme a Vodafone.