
Diffusi dall’Agcom i dati di vendita dei quotidiani cartacei nel primo trimestre 2022. Crescono solo le testate sportive
Nel corso del primo trimestre 2022, in media, giornalmente, sono state vendute 1,61 milioni di copie di quotidiani, in flessione dell’8,5% rispetto al corrispondente valore 2021 e del 31,6% rispetto ai corrispondenti livelli di vendita del 2018.
E’ quanto rileva l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni pubblicando i dati dell’Osservatorio sulle Comunicazioni. Guardando alla distribuzione territoriale delle copie vendute, cioè tra ambito nazionale (che nel primo trimestre rappresentano il 48,1% delle copie complessive) e locale, le seconde su base annua hanno registrato una flessione maggiormente marcata rispetto a quanto fatto registrare dalle testate nazionali (-11,0% contro -5,6%).
In relazione ai diversi generi editoriali presenti sul mercato, i principali cinque quotidiani a diffusione nazionale considerati generalisti (L’Avvenire, Il Corriere della Sera, Il Messaggero, La Repubblica, La Stampa) vedono nei primi tre mesi una flessione nella vendita di copie cartacee pari al -9,2% rispetto al primo trimestre del 2021, dato sostanzialmente in linea con il valore medio. Si evidenzia peraltro come questi abbiano registrato, allo stesso tempo, una riduzione nella vendita giornaliera di copie in formato digitale leggermente più contenuta (-1,1%).
Corrispondentemente, le altre testate nazionali considerate generaliste e quelle locali mostrano una flessione delle copie cartacee nell’ordine del 12%, mentre le uniche a crescere (+7,1%) sono le testate sportive.
I quotidiani venduti in formato digitale non hanno registrato variazioni di particolare rilievo (oscillano intorno ad una media di 210mila copie giornaliere nel 2022), con una riduzione maggiormente contenuta su base annua (-2,7%) ma in crescita rispetto ad inizio periodo (+12,7%), quando le copie erano circa 190mila unità giornaliere.
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