
I mercati brindano dopo i dati sull’inflazione Usa, che a luglio registrano il primo raffreddamento dei prezzi da 2 anni a questa parte. In rialzo i future a New York e in Europa
Avvio sprint a Piazza Affari. Il Ftse Mib pochi minuti dopo l’apertura degli scambi segna un rialzo dello 0,57%. Anche l’All share avanza e guadagna lo 0,51%. Anche le principali Borse europee aprono positive. A Francoforte, il Dax 30 è in rialzo dello 0,41%. A Parigi, il Cac 40 avanza dello 0,54%. A Londra, l’indice Ftse 100 cede invece lo 0,11%
I mercati brindano dopo i dati sull’inflazione Usa, che a luglio registrano il primo raffreddamento dei prezzi da 2 anni a questa parte. I listini asiatici, imitano la chiusura di Wall Street e vanno in rally, in rialzo i future a New York e in Europa. A settembre la Fed si riunirà di nuovo, dopo aver rialzato i tassi di tre quarti di punto a luglio e a giugno.
L’aspettativa era quella di un nuovo rialzo dello 0,75% dopo la forte impennata dell’occupazione Usa di venerdì scorso. Tuttavia ora, secondo gli esperti, questa battuta d’arresto dell’inflazione potrebbe spingere la banca centrale a rialzare il costo del denaro di mezzo punto percentuale, invece dell’atteso +0,75%.
Al momento i mercati prezzano al 40% la possibilità che la banca centrale aumenti dei tassi di 75 punti base a settembre, contro il precedente 70%, mentre sale al 60,5% la probabilità di un aumento di 50 punti base. E questa prospettiva piace ai mercati, che tifano per una Fed più moderata sui tassi.
A Piazza Affari restano sotto i riflettori i titoli del settore bancario. In evidenza Bper Banca, dopo il rally registrato nelle precedenti sedute. Il prezzo del titolo dell’istituto è passato dagli 1,433 euro della chiusura del 4 agosto 2022 (prima della diffusione dei risultati semestrali), agli 1,66 euro del 10 agosto.
Da monitorare oggi anche il BancoBPM. Dalle comunicazioni diffuse dalla Consob il 10 agosto 2022 si apprende che dal 3 agosto Jp Morgan Chase è accreditata di una partecipazione aggregata (tramite due società controllate) del 5,152% del capitale dell’istituto.
Il Brent e’ scambiato sopra quota 95 dollari al barile e il Wti sopra 90. Tuttavia, con la guerra in Ucraina ancora in corso e l’inverno che rischia di mettere pressioni al rialzo sui prezzi dell’energia negli Stati Uniti ed in Europa, i prossimi passi per il petrolio non sono chiari.
Dal punto di vista macro, ieri la banca centrale thailandese ha rialzato i tassi di interesse di un quarto di punto, avviando la prima stretta da quasi quattro anni, mentre oggi si terrà la riunione della banca centrale messicana, che dovrebbe rialzare i tassi di tre quarti di punto, portandoli all’8,50%.
Da monitorare anche gli interventi di diversi membri Fed, prevalentemente non votanti e i dati Usa sui sussidi settimanali di disoccupazione. Venerdì in Gran Bretagna uscirà il dato preliminare del Pil del secondo trimestre, atteso in contrazione rispetto al trimestre precedente. Sempre venerdì la Russia diffonderà i dati sul Pil nel secondo trimestre, da cui sarà possibile ricavare l’impatto della guerra e delle sanzioni occidentali.