In Gran Bretagna il Pil è sceso dello 0,1%, contro lo 0,2 atteso. Oltremanica, l’occupazione è tornata ai livelli pre pandemia. In Spagna confermate le previsioni su inflazione e prezzi alla produzione
Il Pil del Regno Unito ha registrato una contrazione dello 0,1% nel secondo trimestre, che va da aprile a giugno, secondo i dati dell’Ufficio nazionale di statistica (Ons).
Il calo è stato inferiore alle attese che prevedevano il -0,2%. Nel I trimestre, invece, il Prodotto interno lordo del Paese aveva visto una crescita dello 0,8%. Solo a giugno il dato ha segnato una flessione dello 0,6%.
Oltremanica, il tasso di disoccupazione è rimasto stabile nel secondo trimestre del 2022 al 7,4%, rispetto al 7,3% del primo trimestre dell’anno. Lo riferisce l’Insee.
Nel secondo trimestre, il numero di disoccupati secondo l’Ufficio Internazionale del Lavoro (ILO) ha raggiunto i 2,3 milioni di persone, ossia 29.000 in più nel trimestre, ed e’ tornato allo stesso livello dell’ultimo trimestre del 2021. Il tasso di disoccupazione è inferiore di 0,8 punti rispetto a prima della crisi sanitaria (fine 2019).
Invece, l’inflazione in Francia a luglio è cresciuta dello 0,3% su base mensile, in rallentamento rispetto al +0,7% di giugno. A pesare sono i servizi (in aumento del +1,3%), in particolare dei servizi ricettivi (+16,4%) e i servizi di trasporto (+11,7%). In accelerazione, in misura minore, anche i prezzi dei generi alimentari (+1%). In calo quelli dei manufatti (–1,6%), principalmente per i saldi estivi, così come quelli dell’energia (–1,3%). Su base annuale i prezzi al consumo sono aumentati del 6,1%, dopo il +5,8% di giugno.
Infine, il tasso di disoccupazione rimane stabile al 7,4% in Francia nel secondo trimestre, contro il 7,3% registrato nel I trimestre dell’anno.
Sempre in ambito europeo, scende dello 0,3% l’inflazione spagnola. Un calo leggermente superiore alle stime che la ipotizzavano al -0,2%. Alla luce dei dato di luglio l’indice dei prezzi al consumo armonizzato su base annuale passa cosi’ dal 10,8% ipotizzato al 10,7%.
Nessuna sorpresa dall’indice dei prezzi della produzione iberici. I dati diffusi oggi mostrano che a luglio i prezzi sono cresciuti del 10,8%, come da stime, in leggero aumento rispetto al 10,2% del precedente dato.