
Secondo l’agenzia di rating, “sette su dieci emittenti nella categoria CCC presentano livelli di liquidità deboli o insufficienti e l’elevata leva finanziaria suggerisce che le strutture di capitale potrebbero diventare insostenibili”
«Il numero di emittenti corporate con rating CCC+ o inferiore è sceso a 52 al 30 giugno 2022, da 59 al 31 marzo, anche se il numero di downgrade per la categoria CCC è salito a 5 nel corso del trimestre».
Lo rileva in uno studio S&P Global Ratings, spiegando che «la distribuzione dei rating speculative-grade rimane più debole rispetto al periodo pre-pandemico, poiché la percentuale di emittenti con rating CCC+ o inferiore si mantiene elevata all’8,7%».
«Sette su dieci emittenti nella categoria CCC presentano livelli di liquidità deboli o insufficienti e l’elevata leva finanziaria suggerisce che le strutture di capitale potrebbero diventare insostenibili», spiega l’agenzia di rating.
«Il settore dei media e dell’intrattenimento continua ad avere il maggior numero di emittenti con rating CCC+ o inferiore, con il 10-40% di outlook negativi o in CreditWatch».