
In un’intervista a Il Corriere della Sera, il ministro spiega le prossime fasi sulla cessione della compagnia di bandiera
Sulla scelta di Certares, Delta e Air FranceKlm per la cessione di Ita «hanno pesato le ultime integrazioni delle offerte, valutate dal ministero dell’Economia. Ora si apre la fase di discussione con il compratore prescelto e come ministro competente sui trasporti valuterò il piano industriale che presenterà la cordata prescelta».
Lo afferma il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, in un’intervista al Corriere della Sera.
Il piano ,spiega, deve avere quattro requisiti: il rafforzamento del lungo raggio, cioè delle tratte intercontinentali; l’investimento sul medio raggio, che significa impegno sulle rotte continentali e su quelle verso l’Africa e i Paesi del Golfo; il recupero di competitività sulle rotte interne, dove c’è la fortissima concorrenza delle compagnie low cost; l’integrazione tra vettore aereo e gli altri vettori, in particolare le ferrovie, partendo dalla partnership già avviata dalla stessa Ita con Fs, che va sviluppata tenendo conto degli investimenti del Pnrr, che prevede di connettere 11 aeroporti con le ferrovie, 11 porti e 9 centri di scambio intermodale.
Alla domanda se sarà questo governo a chiudere la partita, Giovannini risponde: «Noi inizieremo la fase di dialogo e poi vedremo, ma, come sappiamo, le elezioni sono dietro l’angolo».
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