
Pham, commissaria della US Commodity Futures Trading Commission, ha parlato alla Luiss, in un seminario sulla regolamentazione finanziaria e il metaverso
Il metaverso «è qui ed è qui per restare, le grandi corporation, private equity e venture capital a livello globale hanno investito 120 miliardi di dollari nei primi cinque mesi dell’anno e il 95% degli imprenditori ritiene che il metaverso giocherà un ruolo importante nel mondo industriale e finanziario nei prossimi 5-10 anni. Quindi, da un punto di vista di regolamentazione e supervisione, il punto è capire come aggiornare e integrare le nuove realtà nel contesto regolatorio esistente».
Lo ha detto Caroline Pham, commissaria della US Commodity Futures Trading Commission, durante un seminario sulla regolamentazione finanziaria e il metaverso, in corso all’Università Luiss. «Sicurezza, privacy, governance e tutela dei dati sono solo alcuni dei temi da affrontare da un punto di vista di regolamentazione – ha detto, spiegando che, come per i prodotti finanziari – c’è anche un tema politico, economico e di competitività, quindi una domanda chiave è quanto tempo abbiano i regolatori per capire quanto velocemente si svilupperà il metaverso e quindi quanto tempo c’è a disposizione per aggiornare le norme».
Alla luce di tutto questo, «è importante che le autorità di regolamentazione lavorino anche con il settore privato, come sta facendo anche la Consob – ha detto Pham, spiegando che – quando si parla di criptovalute e nuove tecnologie, così come del metaverso, dobbiamo considerare i rischi, ma anche le opportunità e bisogna capire come modernizzare la regolamentazione, il che non vuol dire gettare via quanto è stato fatto finora, ma integrare gli aspetti più nuovi nella normativa esistente».
LEGGI TUTTE LE NOTIZIE SUL METAVERSO