
L’Europa chiude in rialzo la quarta seduta consecutiva, in una serie positiva aiutata dal calo dei prezzi del gas e dal buon andamento delle trimestrali Usa
Chiudono tutte positive le principali borse europee. Il Dax di Francoforte guadagna lo 0,93% a 12.766,13 punti, mentre il Cac parigino segna +0,44% a 6.067,00 punti. Più contenuto il rialzo di Londra, con l’Ftse 100 che chiude a +0,25% a 6.937,65 punti. Buona performance per l’indice Ibex 35 di Madrid, che segna +0,67% a fine seduta, a 7.607,89 punti. Milano, infine, registra un +0,93%.
L’Europa chiude in rialzo la quarta seduta consecutiva, in una serie positiva aiutata dal calo dei prezzi del gas e dal buon andamento delle trimestrali Usa.
A Piazza Affari il Ftse Mib archivia la seduta in rialzo dello 0,93%, dimezzando però i guadagni rispetto ai massimi di metà giornata, sulla scia del rallentamento di Wall Street.
L’attenzione prova a spostarsi dai timori per la recessione alla buona tenuta delle aziende: i numeri di Goldman Sachs hanno sostenuto la prima parte della seduta di Wall Street, alimentando l’ottimismo, grazie a utili che – seppur in forte calo – sono risultati superiori alle attese degli analisti.
D’altro canto, la discesa dei prezzi del gas (-12,5% a 112 euro al MWh), complice l’anomala ondata di caldo in Europa insieme alla proposta elaborata dall’Ue per il controllo dei pezzi, raffredda i timori sull’inflazione e permette il recupero ai listini.
Sull’azionario, ben intonati i finanziari e i farmaceutici con Diasorin a +4,5%, sprint di Tim (+6,4%) con le ipotesi speculazione su fondi di private equity, Cvc in primis, al lavoro su una offerta per il gruppo mentre si allungano i tempi per un accordo con Cdp. Tra i migliori anche Poste (+3,6%) e Buzzi Unicem (+3,8%). Frenano oil e utility con Tenaris (-1,99%) ed Eni (-1,13%). In risalita (+38,5%) i diritti per l’aumento di capitale di Mps dopo il crollo della vigilia.
Sul fronte dell’energia, in calo il prezzo del petrolio, in una seduta volatile trai timori di un aumento delle scorte negli Usa a causa del rallentamento dell’economia e di una minore domanda dalla Cina. Il Brent a fine giornata è in calo del 2,9% a 88,94 dollari mentre il Wti scende del 3,7% a 82,3 dollari. Sul valutario, l’euro ripiega sul finale e scende a 0,982 dollari. Poco mosso l’euro/yen a 146,7, mentre il dollaro/yen sale a 149,3. Scende la sterlina dopo il rally della vigilia e segna 1,128 sul biglietto verde.