
Secondo il Bollettino della Banca d’Italia, i settori particolarmente coinvolti sono quelli di ricerca e sviluppo e edilizia
L’occupazione ha continuato a crescere nel secondo trimestre, ma nei mesi estivi sono emersi segnali di rallentamento. Le attese delle imprese sull’occupazione sono peggiorate, pur rimanendo compatibili con un ampliamento della domanda di lavoro. Lo rileva il Bollettino di Banca d’Italia, aggiungendo che la dinamica delle retribuzioni contrattuali è rimasta moderata.
Secondo le stime di Bankitalia, l’attuazione del Pnrr, purché completa e nei tempi previsti, porterà a una significativa espansione dell’occupazione entro il 2026, specie nelle costruzioni e in alcuni comparti ad alto contenuto tecnologico.
Grazie al Piano, l’occupazione aggiuntiva nel 2024, anno di picco della spesa, è stimata in circa 300 mila persone (l’1,7% dei lavoratori dipendenti del 2019), i quattro quinti dei quali riferibili alle attività a prevalente iniziativa privata.
L’incremento del valore aggiunto legato agli investimenti del Pnrr sarebbe particolarmente elevato per alcuni comparti come ricerca e sviluppo o produzione di computer e apparecchi. Nelle costruzioni il valore aggiunto sarebbe più elevato in media del 4% rispetto al 2019 in ciascuno degli anni di applicazione del Piano.
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