
Il marito della neoministra Marina Calderone lascia l’istituto, ma “non per motivi di incompatibilità”
«Un consulente del lavoro, nella propria attività professionale e amministrativa, è sempre guidato da un grande spirito di servizio, mirato al miglioramento del sistema». Con queste parole Rosario De Luca, presidente della Fondazione studi dei consulenti del lavoro, lascia l’incarico nel Cda di Inps. Una decisione maturata nelle scorse ore, quando appariva sempre più probabile la candidatura di sua moglie, Marina Calderone, al dicastero del Ministero del Lavoro. La ministra Calderone è stata presidente del Consiglio nazionale della stessa categoria professionale.
«È questo il vero motivo per cui ho accettato nel 2020 la proposta di entrare nel Cda dell’Inps, rinunciando, nel contempo, totalmente ai compensi previsti per i consiglieri- ha dichiarato De Luca annunciando l’uscita dal Consiglio di amministrazione dell’Istituto di previdenza pubblico-Dopo due anni e mezzo di intensa collaborazione, ho già ufficializzato che farò un passo indietro, nel corso della prossima riunione del Cda. E non certo per motivi di incompatibilità, o di altri impedimenti legali, ma perché in questo momento ritengo sia opportuno lasciare spazio all’impegno di altri». Sembra quindi voler mettere a tacere le voci che avevano attribuito la sua dipartita dall’istituto per motivo di conflitto di interessi.