
Il colosso delle forniture di gas industriali deve la sua resilienza a una diversità del portafoglio sia geografica che di prodotto
Il gruppo industriale Air Liquide ha confermato i suoi obiettivi annuali dopo un balzo del 41,3% del fatturato nel terzo trimestre a 8,3 miliardi di euro, trainato dai prezzi dell’energia e nonostante un rallentamento della situazione industriale europea.
A cifre comparabili, ovvero senza l’effetto storicamente elevato dell’inflazione dei prezzi dell’energia – spiega una nota -, le vendite sono aumentate dell’8,3% in un anno, secondo un comunicato stampa del gruppo, che intende ancora “aumentare il proprio margine operativo” e “ottenere una crescita nell’utile netto ricorrente quest’anno.
La crescita nel continente americano (+12,8% a 2,9 miliardi a dati comparabili) e in Asia (+10,9% a 1,5 miliardi) ha consentito all’azienda chimica francese di compensare il lieve calo in Europa (-0,2% a 3,3 miliardi), dove la domanda industriale ha risentito del contesto economico.
La diversità del portafoglio di aree geografiche, attività, mercati finali e clienti garantisce la resilienza delle prestazioni in un ambiente difficile costituito da prezzi dell’energia eccezionalmente elevati, inflazione elevata, nelle catene di approvvigionamento e di conflitto in Ucraina spiega l’azienda.
Air Liquide sta inoltre beneficiando della forte domanda del settore dell’elettronica, in particolare nell’Asia-Pacifico.