
Secondo il ministero, le importazioni del Paese sono schizzate del 53,5 percento rispetto all’anno precedente a 11,16 trilioni di yen, il più alto da quando sono cominciate le serie storiche
A ottobre il Giappone ha registrato un deficit commerciale record di 2,16 trilioni di yen (15,47 miliardi di dollari Usa). Si tratta di un nuovo dato in “rosso” per il 15° mese dovuto ai prezzi per le importazioni di energia e materie prime e al forte calo dello yen.
Secondo il ministero delle Finanze, le importazioni del Paese sono schizzate del 53,5 percento rispetto all’anno precedente a 11,16 trilioni di yen (79,98 miliardi di dollari USA), il più alto da quando sono cominciate le serie storiche, spinto verso l’alto da aumento dei costi per petrolio greggio, gas naturale liquefatto e carbone.
L’export Giappone, nel frattempo, è aumentato del 25,3% a 9,00 trilioni di yen (64,50 miliardi di dollari USA), grazie alla solida domanda estera di automobili e componenti elettronici.